Team Building e Smart Working

Il team building aziendale è un evento fondamentale per un business. Vero boost per l’azienda, è un evento sempre presente nei progetti di ogni HR Manager che, come tutti i responsabili delle risorse umane, guardano con attenzione al capitale umano di dipendenti e collaboratori.

Il team building aziendale è una delle principali tipologie di evento organizzate in Italia da un business, sia prima dell’emergenza da COVID-19 che in modo ancor più diffuso nello scenario post-pandemico.

Perché il Team Building è così diffuso? Perché è un insieme di attività utili per far lavorare al meglio un gruppo di persone ottimizzandone la capacità di lavorare in squadra, per sviluppare lo spirito di squadra e che aiuta manager e dipendenti di ricrearsi e allo stesso tempo di imparare, traendo informazioni utili. Spesso ciò che si impara è utile anche nella vita privata, rendendo questi eventi utili non solo per l’azienda ma anche per il singolo individuo. 

Non a caso DMA Communication offre un evento di Team Building dedicato al tema della Comunicazione, che ha come obiettivo proprio il miglioramento delle capacità individuali e di gruppo, a beneficio dell’individuo e dell’azienda. Leggi qui l’Evento di Comunicazione.

Con team building aziendale definiamo quell’insieme di attività che mirano a far diventare un gruppo di persone un team coeso e dunque allenare e migliorare lo spirito di squadra. Solitamente può essere di tipo formativo, educativo.

Il team building aziendale si distingue nettamente dalla formazione in aula o in ufficio. Infatti il Team Building prevede sempre due aspetti fondamentali, il divertimento e l’interessamento della platea verso un tema nuovo, un’atmosfera diversi dalla routine aziendale. Questi aspetti attivano dinamiche di gruppo nuove e positive e legami più solidi tra le persone.

Alcuni aspetti importanti di un evento di Team Building sono:

– motivare un team;

– ottimizzare la capacità di collaborazione e comunicazione;

– trasmettere i valori aziendali, lo spirito di appartenenza e promuovere la mission aziendale;

– facilitare la definizione e il raggiungimento degli obiettivi di business;

– Promuovere il “Thinking out of the box”, ovvero la capacità di vedere in modo diverso un obiettivo o un problema, trasformandolo in opportunità per l’azienda

Perché il team building aziendale è il vantaggio competitivo delle imprese che crescono anche in condizioni di Smart Working

Il team building aziendale è un aspetto sostanziale del successo di molti business. Il suo vantaggio principale è lo sviluppo di skill che migliorano il lavoro individuale e in team. Spesso proprio il Team Building diventa il ‘collante’ che tiene insieme spirito di squadra, obiettivi condivisi e lavoro di gruppo in condizioni di Smart Working. Infatti il Team Building diventa uno dei pochi momenti in cui condividere obiettivi e spirito di gruppo. E questo è tanto vero in presenza quanto lavorando in remote.

L’evento di Team Building organizzato da DMA Communication è particolarmente rilevante e finalizzato agli obiettivi che abbiamo esposto sopra. Scoprilo qui.

Che cos’è il Team Building

Il Team building – “costruzione del gruppo” – è appartiene all’ambito delle risorse umane. Esso è un insieme di attività utili per far lavorare al meglio un gruppo di persone ottimizzandone la capacità di lavorare in squadra e nel contempo per sviluppare lo spirito di squadra. Il Team Building è uno strumento eccezionale in mano ai Marketing Manager e alle Risorse Umane per valorizzare la mission aziendale.

Il Team Building si concretizza solitamente rivolgendosi a società esterne specializzate, che offrono diverse alternative: dalle attività ludiche o sportive di gruppo fino a corsi su temi interessanti, utili all’azienda ma anche al singolo individuo. Alcuni eventi di Team Building si avvicinano molto al Coaching, offrendo in un’unica soluzione sia i vantaggi del Team Building (partecipazione a un tema condiviso, ottimizzazione delle capacità lavorative) sia quelli del Coaching (approfondimento di un tema preciso, acquisizione del know-how). Ad esempio DMA Communication offre un evento di Team Building e Coaching dedicato al tema della Comunicazione, che permette a manager e dipendenti di ricrearsi e nel allo stesso tempo di imparare, traendo informazioni utili. Spesso poi, ciò che si impara lo si porta a casa, rendendo questi eventi utili non solo per l’azienda ma anche per il singolo individuo. Insomma una soluzione sempre più diffusa che aiuta a migliorarsi personalmente, ad approfondire le proprie conoscenze e di conseguenza si riflette in un complessivo miglioramento delle attività aziendali. Sempre in un’ottica di divertimento, naturalmente.

Il concetto di Comunicazione è importante in azienda? Una recente ricerca condotta negli USA e in Europa dimostra che una comunicazione efficace influisce sui processi, sull’efficienza e su ogni livello di un’azienda. Le organizzazioni con dipendenti capaci di gestire la comunicazione hanno un picco di produttività fino al 25% superiore. 

Ecco che un evento di Team Building organizzato intorno alla Comunicazione diventa fondamentale e utile per l’azienda. Esso è un processo sociale che avviene in un gruppo di persone che, invece di lavorare individualmente, decide di collaborare insieme, per ottenere prestazioni migliori. Il team building, infatti, porta un gruppo di persone a lavorare compatte, per raggiungere un obiettivo, riunendo le proprie capacità ed esperienze. 

Il Team Building solitamente nasce in gruppi di persone che puntano a raggiungere lo stesso obiettivo. Può essere un obiettivo professionale oppure un obiettivo personale

Si tratta quindi di un avvenimento totalmente positivo per le persone coinvolte, perché può capitare che gli individui possono trovarsi in rivalità quando lavorano o collaborano con altri soggetti, mostrando un eccessivo individualismo e spirito di competizione. Il Team Building, aiuta a convogliate le energie verso un obiettivo condiviso rendendo le competenze di ciascuno complementari. 

I benefici del Team Building sono tanti: si creano dinamiche collaborative verso un unico obiettivo, che contribuiscono significativamente a sviluppare un senso di benessere in azienda e a migliorare le comunicazioni interpersonali.

Conosci l’evento di Team Building dedicato alla Comunicazione organizzato da DMA Communication

DMA Communication introduce il coaching individuale di business communication

La comunicazione è la chiave per un business di successo. Riconosciamo che ci sono due passaggi fondamentali nella carriera di business di qualsiasi individuo di successo.
Un primo passo, tipicamente in età più giovane, in cui prendono forma le basi della tua comunicazione in termini di competenze, stile, carisma e influenza. Questi elementi ti fanno risaltare rispetto agli altri e ti permettono di trovare la tua strada.
Un secondo passo, in cui hai consapevolezza delle tue capacità, hai trovato la tua strada, sei conscio del tuo potenziale. Questo è il momento in cui hai bisogno delle tue capacità comunicative, stile, carisma e influenza per migliorare e adeguare il tuo ruolo alle conoscenze che hai.
In ognuno di questi momenti interviene un professionista della comunicazione di alto profilo che può davvero fare la differenza nella tua carriera. Sorprendentemente, molte donne e uomini d’affari che abbiamo incontrato e preparato, non si aspettavano quanto la loro scelta di rivolgersi a un professionista della comunicazione avrebbe fatto la differenza.

Il nostro coaching di comunicazione individuale fa la differenza ed è costruito intorno a te e alle tue esigenze. Fin dal primo contatto ti aiuteremo a valutare esattamente ciò di cui hai bisogno per ottenere i massimi risultati e aiutarti fino in fondo. Il corso dura dieci giorni. Ti offriamo un coaching di comunicazione 1-1 su misura per aiutarti a coinvolgere ogni tipo di pubblico, in ogni tipo di occasione.

Citazioni

“La leadership è uno dei fenomeni più osservati e meno compresi sulla terra”. James MacGregor Burns

“Il coraggio è il fattore ‘x’ che può creare o distruggere l’America aziendale” Warren Bennis

“La leadership sta portando le persone in posti in cui non sono mai stati prima.” Marie Kane

“La leadership è il processo per influenzare le attività di un gruppo organizzato verso il raggiungimento degli obiettivi”. CF Rauch e O. Behling

“Il coraggio è ciò che serve per alzarsi e parlare, è anche ciò che serve per sedersi e ascoltare”. Winston Churchill

“Il leader è colui che mobilita gli altri verso un obiettivo condiviso da leader e seguaci. Leader, seguaci e obiettivi costituiscono i tre supporti ugualmente necessari per la leadership”. Garry Wills

“I grandi leader radunano le persone verso un futuro migliore”. Marco Buckingham

“La leadership si attua attraverso la comunicazione” J. K. Barge

“Non mi piace comandare le persone in giro. Non mi motiva dicendo alle persone cosa fare, non mi diverto. Quindi, me la cavo con curiosità facendo domande”. Brian Grazer

“Quando le persone parlano, ascolta completamente. La maggior parte delle persone non ascolta mai”. Ernest Hemingway

“Determina che la cosa può e deve essere fatta, e poi troveremo la via”. Abraham Lincoln

“Le difficoltà esistono per essere superate”. Ralph Waldo Emerson

“Lo scopo fondamentale della leadership è produrre un cambiamento utile, in particolare un cambiamento non incrementale”. John Kotter

“La leadership è un processo attraverso il quale un individuo influenza a
gruppo di individui per raggiungere un obiettivo comune”. Peter Northouse
“Quando assumi persone più intelligenti di te, dimostri di essere più intelligente di loro.” RH Grant

“La leadership sta creando con successo un cambiamento positivo per il bene comune”. Todd Sorensen et al.

“Chi non va avanti va indietro”. Johann Wolfgang von Goethe

“Per essere persuasivi dobbiamo essere credibili; per essere credibili dobbiamo essere credibili; per essere credibili dobbiamo essere veritieri”. Edward R. Murrow

“La comunicazione è l’abilità più importante che un leader possa possedere.” Richard Branson

“La vita si restringe o si espande in proporzione al proprio coraggio”. Anais Nin

“I grandi leader guidano il cambiamento”. Jeff Immelt

“L’unica vera saggezza è sapere di non sapere nulla.” Socrate

“La meraviglia è l’inizio della saggezza.” Socrate

“Non posso insegnare niente a nessuno. Posso solo farli pensare” Socrate
“Cos’è un uomo intelligente? Un uomo che entra con facilità e completezza nello spirito delle cose e nell’intenzione delle persone, e che arriva alla fine per la via più breve. Henry Frederic Amiel

“C’è solo un bene, la conoscenza, e un male, l’ignoranza.” Socrate

“Per ritrovare te stesso, pensa da solo.” Socrate

“Se vuoi costruire una nave, non radunare gli uomini per raccogliere legna, dividere il lavoro e dare ordini. Invece, insegna loro a desiderare il mare vasto e infinito”. Antoine de Saint-Exupéry

“Non dire alle persone come fare le cose, dì loro cosa fare e lascia che ti sorprendano con i loro risultati”. George S. Patton

“La leadership è una questione di intelligenza, affidabilità, umanità, coraggio e disciplina… Affidarsi solo all’intelligenza si traduce in ribellione. L’esercizio dell’umanità da solo provoca debolezza. La fissazione sulla fiducia si traduce in follia. La dipendenza dalla forza del coraggio si traduce in violenza. L’eccessiva disciplina e la severità nel comando si traducono in crudeltà. Quando si hanno tutte e cinque le virtù insieme, ciascuna appropriata alla sua funzione, allora si può essere un leader”. Jia Lin

“La misura di un uomo è ciò che fa con il potere.” Platone
“La leadership non è un ‘concetto mistico o etereo’. Piuttosto, la leadership è un insieme di pratiche osservabili e apprendibili. Certo, i leader fanno la differenza. Non ci sono dubbi al riguardo”. Bernard Basso

“Ci sono quasi tante diverse definizioni di leadership quante sono le persone che hanno tentato di definire il concetto” Stogdill

“il processo (atto) di influenzare le attività di un gruppo organizzato nei suoi sforzi verso la definizione degli obiettivi e il raggiungimento degli obiettivi” Stogdill (1950)

“influenza interpersonale, esercitata in una situazione e diretta, attraverso il processo di comunicazione, al raggiungimento di uno o più obiettivi specifici” Tannenbaum, Weschler e Massarik (1961)

“La leadership richiede l’uso del potere per influenzare i pensieri e le azioni di altre persone” Zaleznik (1977)

“Non scoraggiare mai nessuno… che fa continuamente progressi, non importa quanto lentamente.” Platone

“il processo di spostamento di un gruppo (o gruppi) in una direzione attraverso mezzi per lo più non coercitivi” Kotter (1988)

“Un leader è un commerciante nella speranza.” Napoleone Bonaparte
“La leadership è un’interazione tra due o più membri di un gruppo che spesso comporta una strutturazione o una ristrutturazione della situazione e delle percezioni e aspettative dei membri… La leadership si verifica quando un membro del gruppo modifica la motivazione o le competenze degli altri nel gruppo. Qualsiasi membro del gruppo può mostrare una certa quantità di leadership…” Bass (1990)

“Un leader plasma e condivide una visione che dà valore al lavoro degli altri” Handy (1992)

“La leadership è una relazione di influenza tra leader e seguaci che intendono cambiamenti reali che riflettano i loro scopi reciproci” Rost (1993)

“La leadership è la capacità di creare una visione convincente e di tradurre la visione in realtà organizzative” Bennis (1995)

“L’unica definizione di leader è qualcuno che ha seguaci” Drucker (1996)

“Se non riesci a spiegarlo a un bambino di sei anni, non lo capisci tu stesso.” Albert Einstein

“La leadership è il processo di influenza interattiva che si verifica quando, in un determinato contesto, alcune persone accettano qualcuno come leader per raggiungere obiettivi comuni” Silva (2016)

“c’è troppa matematica e non abbastanza saggezza” Maurice Godelier

“Dall’ora della loro nascita, alcuni sono destinati alla soggezione, altri al governo” Aristotele

“Un gentiluomo prima conquista la fiducia della sua gente e poi può mobilitarla. Senza questa fiducia, potrebbero sentirsi maltrattati. Prima conquista la fiducia del suo principe e poi può criticare. Senza questa fiducia, il principe potrebbe sentirsi calunniato” Confucio

“Le qualità dei leader sociali sono il vento, le qualità della gente comune sono l’erba; l’erba si piegherà sempre al vento” Confucio

“Le persone colte cercano da se stesse; i piccoli cercano dagli altri” Confucio

“Il concetto di leader non può essere definito indipendentemente da ciò che ci si aspetta che un leader ‘buono’ realizzi”. Kodish

“Un uomo che ha la conoscenza ma non ha il potere di esprimerlo chiaramente non starebbe meglio che se non avesse mai avuto idee”. Pericle

“Non conosco altro modo per essere se non un leader con l’esempio.” Ciccio Joe, rapper
“Prima di essere un leader, il successo consiste nel crescere te stesso. Quando diventi un leader, il successo sta nel far crescere gli altri”. Jack Welch

“Diventare un leader è sinonimo di diventare te stesso. È proprio così semplice ed è anche così difficile”. Warren Bennis

“Il più grande leader non è necessariamente quello che fa le cose più grandi. È lui che porta le persone a fare le cose più grandi”. Ronald Reagan

“Se le tue azioni ispirano gli altri a sognare di più, imparare di più, fare di più e diventare di più, sei un leader.” John Quincy Adams

“Gestiamo questa azienda su domande, non risposte”. Eric Schmidt

“La leadership è la capacità di tradurre la visione in realtà.” Warren Bennis

“Guidami, seguimi o togliti di mezzo.” Il generale George Patton

“Non guidi indicando e dicendo alle persone un posto dove andare. Conduci andando in quel posto e facendo un caso. Ken Kesey
“La direzione sta facendo le cose per bene; la leadership sta facendo le cose giuste”. Peter Drucker

“Leadership e apprendimento sono indispensabili l’uno per l’altro.” John F. Kennedy

“Non conosco un’unica formula per il successo. Ma nel corso degli anni ho osservato che alcuni attributi della leadership sono universali e spesso riguardano la ricerca di modi per incoraggiare le persone a unire i loro sforzi, i loro talenti, le loro intuizioni, il loro entusiasmo e la loro ispirazione per lavorare insieme”. Regina Elisabetta II

“Quando do un ordine a un ministro, lascio a lui il compito di trovare i mezzi per eseguirlo”. Napoleone Bonaparte

“Un leader è colui che conosce la strada, va la strada e mostra la strada.” John C. Maxwell

“L’innovazione distingue tra un leader e un seguace.” Steve Jobs

“Per gestire te stesso, usa la testa; per gestire gli altri, usa il tuo cuore”. Eleonora Roosvelt

“La chiave per una leadership di successo oggi è l’influenza, non l’autorità”. Ken Blanchard
“Il pessimista si lamenta del vento. L’ottimista si aspetta che cambi. Il leader regola le vele. John Maxwell

“Le persone chiedono la differenza tra un leader e un capo. Il leader guida e il capo guida”. Theodore Roosevelt

“Non seguire dove può portare il sentiero. Vai invece dove non c’è sentiero e lascia una traccia”. Ralph Waldo Emerson

“La sfida della leadership è essere forti, ma non scortesi; sii gentile, ma non debole; sii audace, ma non un prepotente; sii premuroso, ma non pigro; sii umile, ma non timido; sii orgoglioso, ma non arrogante; avere umorismo, ma senza follia”. Jim Rohn

“Non posso darti la formula per il successo, ma posso darti la formula per il fallimento, che è: cerca di accontentare tutti”. Herbert Swope

“Se le tue azioni ispirano gli altri a sognare di più, imparare di più, fare di più e diventare di più, sei un leader.” John Quincy Adams

“Se vuoi costruire una nave, non radunare gli uomini per raccogliere legna, dividere il lavoro e dare ordini. Invece, insegna loro a desiderare il mare vasto e infinito”. Antoine de Saint-Exupéry

“Non ho mai sognato il successo. Ho lavorato per questo”. Estee Lauder

“Non ho talenti speciali, sono solo appassionatamente curioso”. Albert Einstein

La cassetta degli attrezzi della comunicazione dei leader

Una cassetta degli attrezzi è in fin dei conti solo una cassetta degli attrezzi. Un insieme di strumenti ben affinati che il costruttore di case porta al lavoro e utilizza quando li ritiene necessari. Se esaminiamo la cassetta degli attrezzi di un leader, possiamo imparare molto dagli attrezzi contenuti, ma non tanto dal tipo di strumenti utilizzati, quanto piuttosto dalla cura e dall’ispirazione con cui il leader usa i propri attrezzi. Quindi, abbandoniamo quell’abitudine sbagliata di cercare di definire uno stile di leadership dall’insieme di strumenti che utilizza il leader, dobbiamo avere ben presente che non ci sono stili di leadership, ci sono solo leader. Noterete che alcuni strumenti, come è tipico degli strumenti, hanno più funzioni. Gli strumenti sono oggetti funzionali che il leader può utilizzare o meno a seconda di ciò che sta facendo così come posso avere più funzioni. Possedere questi strumenti è importante, ma si tratta solo di strumenti, non tutti devono essere usati e non sempre. Diamo un’occhiata alla cassetta degli attrezzi del leader.

Autenticità
Questo è lo strumento numero uno. Sii te stesso, credi in te stesso e nella tua ispirazione, segui il tuo istinto. Non aver paura di mostrarti per quello che sei, debolezze incluse. Ciò che ti rende un leader è la tua lotta per il successo. Dimentica il successo, questa è una conseguenza. L’impegno è l’essenza e quando ti sforzi commetti anche errori e combatti contro le tue debolezze. L’autenticità è lo strumento più potente che ha un leader, è la base del carisma.

Adattabilità
Intesa come la qualità per adattarsi a nuove condizioni o al cambiamento, è un requisito fondamentale per un leader: situazioni e ambienti sono in continua evoluzione e mutamento, determinando un costante adattamento del pensiero operativo. L’adattabilità è un punto di forza, visione e obiettivo rimangono immutati, la strada e i mezzi per realizzarli possono adattarsi funzionalmente ai cambiamenti dell’ambiente.

Cambiamento
Il cambiamento non è una debolezza, il cambiamento è apertura mentale e consapevolezza pragmatica che ci possono essere molti modi per raggiungere un obiettivo. Mentre il focus sull’obiettivo non deve mai essere toccato, come nel punto precedente, essere aperti a raggiungere l’obiettivo attraverso strade diverse è molto stimolante per tutta la squadra, che può quindi contribuire con diversi punti di vista e confrontarli prima di agire.

Coaching
Un leader dovrebbe sempre essere attivamente coinvolto nella squadra. Il coinvolgimento non è solo a livello di condivisione e ispirazione della visione per lo stesso obiettivo, ma si riduce a sviluppare una relazione personale con ogni membro del team per supportare lo sviluppo individuale e favorire la crescita continua. La capacità del leader è quella di legare lo sviluppo dell’individuo agli obiettivi organizzativi. Gli errori dei membri del team dovrebbero essere affrontati dal leader fornendo feedback che risolvono il problema e aiutano a crescere. Le relazioni con i membri del team dovrebbero basarsi su un piano di sviluppo che viene rivisto e aggiornato individualmente di volta in volta. La delega è anche indispensabile per far crescere i membri del team.

Coerenza
Un leader porta sempre a compimento le proprie azioni, le promesse e gli incarichi.

Comunicare
La trasparenza crea fiducia. La comunicazione rafforza la motivazione e la produttività del team. Chiarisce i pensieri e velocizza i processi ma, soprattutto, stabilisce una sequenza magica di connessione, ispirazione, persuasione.

Consistenza
La stabilità di un leader nell’attività quotidiana e nelle aspettative è estremamente importante per il team. Consistenza significa avere la competenza e conoscenza di ciò che si sta facendo. Avere un insieme definito di regole su cui fare affidamento e un obiettivo chiaro e stabile, è fortemente stimolante per il team. Al contrario, un frequente cambio di percorso, umore o comportamento da parte del leader è enormemente frustrante per la squadra. Il cambiamento, ovviamente, è nella natura del leader e in ogni progetto complesso è una qualità positiva, ma il cambiamento inteso come funzionale ad un obiettivo costante è l’opposto del cambiamento ripetitivo perché l’obiettivo non è chiaro e l’umore è stressato.

Creatività
Incoraggia il lato creativo e l’immaginazione di tutto il team. Lascia che il team proponga percorsi paralleli o addirittura pianifichi B, organizza un incontro creativo ciclico in cui il progetto su cui stai lavorando viene discusso e visto da un lato puramente creativo, chiamalo “incontro folle”. Lungi dall’essere folle, alcune delle migliori idee e soluzioni provengono proprio da questi incontri. La creatività è anche un incredibile costruttore di relazioni all’interno del team.

Decisioni
Sappi quando è giunto il momento di interrompere l’analisi di un problema e prendere una decisione.

Profondità di campo e apertura mentale
La profondità di campo è la distanza tra gli oggetti più vicini e più lontani in una foto che appaiono accettabilmente nitidi. Nella leadership sta guardando con prospettiva a dove sei stato, dove sei e dove vuoi andare. È questo senso di prospettiva che consente a un leader di adattare costantemente le caratteristiche e gli obiettivi di un’organizzazione al mondo in continua evoluzione al fine di ottenere le migliori prestazioni possibili. Questa prospettiva richiede un certo grado di flessibilità e la capacità di adattarsi costantemente a situazioni impreviste o mutevoli.

Determinazione
La determinazione è fermezza di intenti. Essa è una risolutezza nel perseguire l’obiettivo del progetto anche di fronte a difficoltà e dubbi. I progetti di leader qualificati portano quasi sempre innovazione e i progetti innovativi non seguono quasi mai strade asfaltate, al contrario questi progetti richiedono che sia tu ad aprirti la strada da solo. Questa è una delle cose più difficili da fare perché non ci sono punti di riferimento e cercare supporto per le proprie decisioni è impossibile, anche i più intenzionati non capiscono bene dove si sta andando e cosa c’è in gioco. Un leader non va avanti alla cieca, ma mette costantemente in discussione in modo costruttivo ogni scelta e questo rende estremamente difficile andare avanti. La determinazione è, in definitiva, ciò che fa andare avanti il ​​leader e deriva dall’ispirazione e dalla convinzione del leader che ciò che sta facendo è giusto.

Disciplina
Quando stai aprendo il tuo percorso non puoi aspettarti una guida e non puoi fare affidamento su nessuno tranne te stesso.
Un processo disciplinato e chiaramente pianificato è fondamentale per tenere traccia delle tue azioni e del lavoro del tuo team.

Diversità
Sostieni sempre la diversità. È un’enorme risorsa di idee, punti di vista, apertura mentale. È un lato positivo della vita.

Approccio empatico
L’empatia è la capacità di comprendere e condividere i sentimenti di un altro. È uno strumento essenziale per stabilire la comunicazione e la fiducia tra il team. L’empatia non implica necessariamente che tu sia d’accordo con i sentimenti o i pensieri dell’altro, ma significa che vedi e capisci il suo punto di vista. Questo è uno strumento pesante per stabilire solide collaborazioni. Empatia (dal greco in – ‘dentro’ e pathos – ‘sentimenti’) è il sinonimo greco della parola latina compassione (dal latino ‘soffrire con’, ‘sentire con’) ed entrambi significano condividere la stessa passione, la stessa sentimenti nel senso positivo di comprensione.

Empowerment
I leader dovrebbero sempre autorizzare le persone a tutti i livelli a prendere decisioni. La distribuzione delle responsabilità non è solo salutare per l’organizzazione, stimolando nuove idee, ma consente anche al leader di valutare la squadra e le capacità di ogni individuo.
Empowerment significa prima di tutto condividere una stessa visione e dando agli altri la possibilità di partecipare attivamente a quella visione. È potente quanto il suono della parola stessa perché ciò che gli esseri umani possono fare quando condividono un valore e un obiettivo comune è incredibile. Quando parliamo di empowerment parliamo dell’arte della leadership, perché quando un leader dà agli altri il potere di diventare leader, dà loro la visione e fa un passo indietro. È quando impari a fare un passo indietro che ottieni il massimo impegno dal team.

Etica
L’etica e l’integrità sono un’interpretazione molto comune della figura del leader ideale. Tuttavia questa è anche un’interpretazione molto noiosa e poco veritiera.
Un leader è un individuo ispirato che ha una visione per cambiare il mondo in meglio: in questo senso integrità significa rimanere attaccati alla propria ispirazione e visione e non lasciare che la contingenza cambi ciò in cui credi, anche quando è difficile o impopolare mantenere il percorso.
L’etica del leader, o codice morale, è impostata, quando necessario, per spingere le cose un po’ oltre i limiti, per il bene del progetto. Ma deve essere molto chiaro che l’audacia di un leader si fa con giudizio e pragmatismo. Il successo a tutti i costi non è mai contemplato nell’etica di un vero leader, piuttosto si tratta forzare quel poco che è necessario, a beneficio dei meno ispirati e meno audaci che non avrebbero raggiunto gli stessi risultati. In questo senso gli eccessi di alcuni leader spudorati che hanno perso il senso delle cose non sono qui in alcun modo giustificati.
La forte fede interiore e l’audacia di un leader illuminato sono spesso i fattori vincenti che portano successo e cambiamento. La capacità del leader è proprio quella di lavorare su questa linea di confine. Non appena un leader cade oltre i limiti di ciò che è comunemente considerato accettabile per non dire legale, quel leader avrà completamente perso tutto il rispetto e il riconoscimento della squadra.

Errori
Chiunque commette errori o giudica male le situazioni. Non aver paura di mostrare i tuoi errori e i tuoi errori. Riconoscere un limite ti rende onesto e degno di fiducia. Gli errori sviluppano relazioni e portano a galla le intenzioni reali degli altri. Spesso, un leader che ammette un errore migliora notevolmente il suo carisma e la sua influenza su una squadra che vorrà intervenire e aiutare a risolvere il problema.

Esercita il potere
Negli ultimi decenni viene data troppa attenzione alle qualità di un leader empatico, collaborativo e umile. Queste qualità sono valide e necessarie, ma purché siano inquadrate nel comportamento generale di un leader. Un leader di alto profilo rimane ciò che è: un leader. E non c’è niente di più stimolante, motivante e rassicurante di un leader che alla fine esercita il proprio ruolo pronunciando l’ultima parola e aprendo la strada. Ascolta, partecipa, capisci, coinvolgi ma alla fine vai avanti e guida.

Trattamento equo
Tratta tutti in modo equo. Abbi uno standard valido per tutti. Imporre ruoli e responsabilità chiari. Richiedi che chiunque parli apertamente di qualsiasi problema, non lasciare che i pettegolezzi diventino il mezzo per comunicare problemi.

Concentrazione ferma e incrollabile sull’obiettivo
L’obiettivo, una volta individuato, deve essere perseguito. I cambiamenti della situazione non mettono in pausa le azioni del leader operativo ma richiedono al leader di ricalibrare le azioni da intraprendere in relazione alla situazione mutata. Questo significa anche coinvolgere il team e discutere con il team il possibile cambiamento, sulla base di un focus fermo. Questo stimola e motiva molto il team perché genera un ambiente molto collaborativo in cui tutti combattono per un obiettivo comune.

Libertà di azione
La libertà di azione è essenziale per un leader. Consente al leader di utilizzare al meglio competenza, esperienza e immaginazione pragmatica per raggiungere efficacemente i risultati attesi. Ci sono molte minacce alla libertà di azione che iniziano con un consiglio incapace di accettare i rischi o condividere la strategia e finiscono con i limiti sociali o legali dell’organizzazione. Allungare ragionevolmente i limiti con l’obiettivo di completare il progetto fa parte dei doveri del leader, tuttavia questo è un comportamento delicato che può compromettere l’intero progetto e deve essere considerato con molta attenzione. Il coraggio del leader di agire a vantaggio del progetto e mantenere la libertà di azione, se utilizzato con giudizio, va a vantaggio dell’organizzazione che di solito è meno disposta a correre dei rischi nel suo insieme, ma va anche a vantaggio del team che è fortemente motivato da un leader coraggioso, che crede nel progetto al punto da assumersi dei rischi per il progetto.

Inclusione
Qualsiasi questione di inclusione dovrebbe essere eliminata all’origine. I problemi devono essere affrontati con fermezza e rapidità. Il messaggio per il team non è solo che questi problemi non vengono accettati, ma sono profondamente sbagliati.

Innovare
La leadership consiste nel creare un ambiente in cui tutti possano riconoscere e condividere i propri valori e trovare opportunità. Aiutare le persone a portare avanti il ​​loro pensiero innovativo aiuta anche lo sviluppo dell’organizzazione sfruttando al massimo la creatività delle persone. In un tale ambiente tutti sentono di avere un impatto e vogliono dare di più.

Dare l’esempio
Un leader è sempre un esempio per la squadra. Dare l’esempio significa mostrare il tuo impegno nel progetto e la tua determinazione nel realizzarlo. Inoltre, dare l’esempio significa anche creare un ambiente collaborativo in cui il team può condividere la tua esperienza e competenza e crescere imparando direttamente dal leader. Soprattutto, guidare con l’esempio assicura la fiducia del team, che vede un leader coerente e genuino. Non ci dovrebbe mai essere alcuna distinzione tra ciò che dici è ciò che fai, questo è un esempio forte che aiuta a costruire la tua influenza. Le azioni parlano più forte delle parole.

Ascolta
L’ascolto è uno strumento molto potente per i leader. Aiuta il team a sentirsi impegnato nel progetto e sviluppa rapidamente un ambiente collaborativo. Inoltre, responsabilizza ogni membro del team, che si sente di contribuire attivamente allo sviluppo del progetto anche a livello strategico e rispettato dal leader. L’ascolto sviluppa anche le relazioni umane tra leader e membri del team e aiuta il leader a comprendere meglio il contributo di ciascun membro del team. Essere in grado di ascoltare e capire gli altri ti dà la possibilità di analizzare, feedback e agire in funzione di ciò che gli altri ti dicono e questo comporta anche l’adattamento della tua strategia. Un leader dovrebbe incoraggiare gli altri, anche con il comportamento personale, a parlare e imparare ad ascoltare.

Motivare
La motivazione è uno strumento super potente. Crea un forte senso di appartenenza in tutta la squadra e migliora le prestazioni e l’energia della squadra. Un team motivato è inevitabilmente anche un team ispirato individualmente che contribuisce efficacemente al progetto. I team motivati ​​si assumono la responsabilità di ciò che fanno; sono pronti a mettere in discussione ogni passaggio perché non percepiscono critiche nel discutere ma percepiscono una collaborazione costruttiva per raggiungere più velocemente o meglio l’obiettivo del progetto; comunicare in modo trasparente; avere un comportamento proattivo a vantaggio dell’organizzazione.

Passione
La passione è una caratteristica essenziale di un leader. Ne abbiamo parlato ampiamente nel capitolo precedente. Ciò che la passione dà il via, la determinazione compie. Qualsiasi attività, non importa quanto successo la vedi, ha i suoi alti e bassi. Un leader attraversa acque agitate mantenendo la calma e la calma, concentrandosi sull’obiettivo e sui singoli piani d’azione, determinato ad andare avanti.

Pragmatismo
Qualsiasi leader sa di non essere in grado di avere la piena conoscenza e il pieno controllo di una determinata situazione. L’esperienza, l’istinto, l’informazione, l’analisi contribuiscono a costruire un quadro preciso su cui prendere una decisione. Tuttavia, un leader sa che ci sono sempre aree di incertezza e il fattore imprevedibile. D’altra parte, seguire la strada ideale può richiedere molto tempo o energia. Il pragmatismo è quell’approccio equilibrato che permette a un leader di seguire la strada scelta, pur essendo sempre pronto a cambiare tenendo conto dell’ambiente circostante e dei rischi.

Lettura
Considero la lettura di romanzi e manuali uno dei mezzi più forti per sviluppare la leadership. La letteratura offre una visione illimitata dei processi di pensiero e dei comportamenti degli esseri umani ed è essenziale per l’apprendimento e la comprensione della leadership. I leader leggono e imparano dalla letteratura classica e moderna.

Responsabilità
Accetta sempre la responsabilità delle tue azioni.

Risultati
Ogni singolo risultato è raggiunto dalla squadra, non è mai raggiunto dal leader. Fai un passo indietro, dai ossigeno alla squadra, lascia che trionfi quando un risultato è raggiunto. Un team che si sente proprietario del progetto è un team incredibilmente produttivo. Quando c’è un fallimento che dipende dal team, supporta il team nell’analisi e nella discussione degli errori, ma assumi la responsabilità finale. Tutti sanno che la responsabilità non è tua o non esclusivamente tua, ma vedranno quanto credi nella squadra e quanto sei pronto a supportarla. questo stimolerà notevolmente la squadra a fare meglio e di più.

Stringere la mano
Guarda sempre dritto negli occhi e stringi la mano vigorosamente, ma non al punto di infastidire gli altri.

Strategia
Stabilisci una chiara direzione strategica, sentiti sicuro della tua decisione, segui quella direzione senza esitazione.

Parlando
Lascia che gli altri parlino per capire la loro posizione e si avvicinino prima di parlare. Non entrare direttamente nel mondo degli affari ma parlare di altro, non essere mai il primo a portare avanti gli affari perché il primo che fa questo è quello che ha più bisogno. Rifletti attentamente sulle parole che usi, anche a costo di parlare più lentamente dell’ideale: il tuo uso e la scelta delle parole dice molto su come ti senti sicuro di te stesso e sulla tua forza culturale, convinzione e controllo sul progetto che stai conducendo.

Attività di squadra
Quando possibile e indipendentemente dall’organizzazione, predisporre un’attività extra sportiva o ricreativa a cui possa partecipare tutta la squadra. Le relazioni migliorano, gli obiettivi sono condivisi.

Trasparenza
La trasparenza stimola la conversazione e il miglioramento delle pratiche quotidiane. La condivisione delle informazioni a tutti i livelli di leadership porta un livello di prestazioni più elevato perché aiuta a raggiungere una migliore comprensione del problema e quindi della soluzione.

Fiducia
La fiducia va guadagnata e la guadagni solo sul campo. Guadagni fiducia quando credi nel tuo progetto e combatti ogni giorno per il tuo progetto, sei disposto a coinvolgere il tuo team per il raggiungimento dell’obiettivo comune. Impegno incondizionato per il proprio progetto, disponibilità a mettersi in discussione a beneficio del progetto, azioni e reazioni sempre funzionali al bene del progetto creano fiducia. Sii pronto a dire “Scusami” quando hai torto e sii pronto a dire “Fai come dico” quando hai ragione. Quando pronunci queste parole apertamente e con fermezza, hai ottenuto la fiducia del tuo team e di tutti coloro che partecipano al tuo progetto.

Il vocabolario dei leader

Per quanto marginale possa sembrare a prima vista, in realtà il vocabolario di un leader ha un impatto estremamente forte. L’uso di un vocabolario appropriato impatta a due diversi livelli: a livello istintivo, affermando la conoscenza e il carisma del leader; a livello pratico separando i ruoli e smussando le difficoltà relazionali, nonché motivando il team. A livello istintivo il semplice fatto che, come leader, egli usi un particolare insieme di parole o costruisca le frasi in un modo particolare, apre un canale diretto con gli altri e facilita la capacità di influenzare le scelte. A livello pratico l’uso che il leader fa del linguaggio imposta o conferma il ruolo di leader, rende fluide le relazioni (relazioni e rispetto giovano sempre quando i ruoli sono chiari) e motiva il team che vede un leader competente.
La lingua e il vocabolario sono molto importanti per un leader in quanto possono aprire la comunicazione con il team se usati in modo appropriato o alzare barriere se usati in modo inappropriato. I leader efficaci comunicano in modo diverso rispetto agli altri e questo si traduce in motivazione, mobilitazione dei team e visione del team.
Gli esseri umani sono i processori più veloci che troverai in giro ancora per molto tempo, soprattutto se si considera che come esseri viventi non stiamo solo elaborando dati basati su numeri o codici binari, ma stiamo elaborando contemporaneamente dati ed emozioni, sensazioni , sentimenti ognuno dei quali ha innumerevoli sfumature. Un essere umano è in grado di elaborare tutte queste informazioni in una frazione di secondo e restituirti il ​​verdetto in termini di sono disponibile / non sono disponibile, saperne di più e andare oltre.
Nessuno sa chi sei, qual è la tua ispirazione, quale livello di influenza carismatica puoi raggiungere, quanto sei forte e determinato verso i tuoi obiettivi. Nessuno sa che tipo di leader sei e questo è perfettamente legittimo se le persone che lavorano con te non ti hanno mai incontrato prima. Le tue esperienze passate hanno solo un’importanza relativa in questo processo perché qualunque cosa gli altri abbiano detto o scritto su di te, sarà tutto livellato la prima volta che incontrerai un team o un individuo che dovrà condividere un progetto con te. Ogni persona che ti riguarda, sia che parli con tutta la squadra o con il singolo, aprirà un canale di comunicazione diretta e ti valuterà indipendentemente da qualsiasi altra informazione possa aver ricevuto.
Quando ti relazioni con una squadra e ogni “processore umano” nella squadra, ci vorranno effettivamente alcune frazioni di minuto per affermarsi come leader o perdere il controllo del team. Allora li avrai conquistati o persi. Le informazioni che passano da te al team in quei pochi secondi vengono principalmente incanalate attraverso il linguaggio e il vocabolario.
Ci sono anche altre informazioni che passano in quegli istanti, ad esempio il linguaggio del corpo, tuttavia questa informazione nel caso del leader è piuttosto compressa e ridotta a livelli minimi, perché il fatto di essere stato presentato come ‘il leader’ ti dà enorme prestigio e merito agli occhi della squadra, al punto che potresti quasi stare lì davanti a loro immobile e il tuo linguaggio del corpo andrebbe comunque bene, visto che sei ‘il leader’.
Quindi, in realtà è ciò che dici – il tuo vocabolario – e l’approccio che dai alla discussione – la tua costruzione dei concetti – che trasmetterà la maggior parte delle informazioni sulla tua leadership in quei pochi secondi.
La tua autorevolezza come leader deriva direttamente dal tuo approccio e dal tuo vocabolario. Quello che dici e come lo dici influenzerà notevolmente il tuo interlocutore, l’altro e la squadra nel suo insieme, e stabilirà anche il ritmo della tua efficacia come leader.

L’approccio linguistico del leader
La regola è renderlo semplice, renderlo semplice, renderlo semplice. Con chiunque tu stia parlando, per quanto competente tu sia, qualunque gergo tecnico tu possa esibire o livello culturale tu possa sfoggiare, rendilo semplice. La semplicità nell’approccio linguistico vince. La semplicità nell’approccio linguistico dice anche che conosci molto bene la tua materia, non hai assolutamente nulla da sfoggiare e hai l’eleganza di un leader che conosce la materia e non ha bisogno di mettersi in mostra da molto tempo.
Certo, se qualcuno cerca di alzare il livello del linguaggio con una provocazione scortese, la tua risposta, anche se di nuovo semplice, includerà quella singola parola o concetto che raddrizza il provocatore mostrando chiaramente che puoi alzare il livello del linguaggio quando vuoi.
La semplicità mette finalmente a proprio agio la squadra veicolando a tutti il ​​messaggio che sei concentrato sull’obiettivo e che vuoi condividere strategie per arrivarci e non perdere tempo nei dettagli.
Tuttavia, la semplicità nel linguaggio non è mai un punto di partenza, piuttosto è un sofisticato punto di arrivo. Tieni presente che quando parli parli sempre, istintivamente, in modo diverso a seconda di tre fattori principali:

1. Il tuo interlocutore;
2. L’argomento di cui stai parlando;
3. Lo scopo del tuo discorso.

Il linguaggio è dinamico e questi fattori principali si adatteranno e cambieranno costantemente anche durante la stessa situazione. Un leader parlerà essenzialmente con un linguaggio semplice e di base (il codice) e attingerà dal gergo tecnico (il sottocodice) solo quando strettamente necessario. Se uno o più membri del team hanno un livello di istruzione superiore o usano la lingua, il leader si adatterà al livello inferiore ma a volte, quando si rivolge a questi membri, il leader aumenterà il livello linguistico, sia per confermare che il leader si sta rivolgendo ognuno individualmente e per riaffermare che il leader, pur semplificando, conosce un approccio linguistico superiore e ha il controllo.
L’approccio linguistico del leader ha un’ultima sfumatura, non si allinea mai con precisione all’interlocutore o alla squadra nel suo insieme. Non allinearsi mai significa che il leader usa un registro diverso, una varietà di lingua o livello di utilizzo, che lo distingue leggermente dalla squadra, ricordando alla squadra che il leader è separato, preservando così l’influenza necessaria sulla squadra.

Il vocabolario del leader
La scelta delle parole del leader va di pari passo con l’approccio linguistico del leader. La leadership ha un vocabolario specializzato. Tuttavia, la regola qui, come con l’approccio linguistico, è, ancora una volta, semplificare. Usa il gergo tecnico solo ed esclusivamente quando necessario, mantieni al minimo le parole che i leader usano spesso per motivare la squadra. La semplicità vince. Il tuo obiettivo non è agire come un leader, motivare come un leader o fare le cose come un leader. Il tuo obiettivo è guidare. L’autenticità è la chiave che apre tutte le porte. Le parole che usi devono trasmettere il messaggio che sei autentico. Quello che vedono è quello che sei, quello che dici è quello che pensi. Questo crea fiducia e apre relazioni con ogni membro del team.
Sii sempre elegante e rispettoso, ma sii autentico nell’uso delle parole. In realtà, una soluzione utile è quella di scegliere un numero selezionato di parole da altri gerghi che non hanno nulla a che fare con la leadership, ad esempio il gergo dell’adolescente, il gergo dello spettacolo e così via. Inserendo queste parole nella tua lingua quotidiana costruirai pian piano un gergo personalizzato, che in realtà non è il gergo tipico del leader ma è il gergo personale della tua squadra. Questo crea un forte legame e motiva molto il team, perché tutti usano una sorta di linguaggio privato quasi incomprensibile per gli altri. Ad esempio, di fronte a un problema imprevisto potrebbe essere necessario fare una “lavatrice”, il che significa che è urgente riunirsi, fare brainstorming e portare qualche nuova idea a una procedura o al progetto. Questa lavatrice, per quanto semplice possa sembrare, è invece un forte potenziatore del lavoro di squadra perché la squadra non è spinta da un leader autoritario e superiore a fare qualcosa ma è sollecitata da un leader collaborativo a partecipare a qualcosa. Il giusto stato d’animo porta le giuste soluzioni.
Padroneggiare il linguaggio della leadership richiede di seguire alcune regole essenziali:

 Chiaro: il linguaggio del leader mira ad essere chiaro, questo significa che non cercherà di impressionare la sua squadra con parole speciali ma si rivolgerà alla squadra con parole semplici e chiare;
 Incisivo: usa solo parole essenziali che arrivino direttamente al punto. In caso di dubbio, meno è meglio;
 Rispetto: usa solo parole rispettose e non parlare in modo eccessivo o imporre il tuo punto di vista;
 Partecipare: ognuno ha bisogno di uscire dalla discussione con la sensazione di aver avuto l’opportunità di dire ciò che pensava senza paura e senza limiti;
 Ascolta: presta orecchio, c’è molto da imparare e scoprire, soprattutto quando sei un leader;
 Muoversi: parlare con un leader finisce sempre con l’azione. Come leader con la tua squadra, non stai facendo conversazioni amichevoli, stai spingendo le persone a fare le cose;
 Autentico: sii te stesso in ciò che pensi, in ciò che fai, in ciò che dici. Sii te stesso anche nel modo in cui lo dici: non usare le parole di un leader, usa le tue stesse parole e diventeranno le parole del leader;
 Entusiasmo: non importa quanto sia difficile la questione, non importa quanto siano grandi i tuoi dubbi, non importa quanto inesplorata la strada che percorri, sei il leader e sei l’unico che può ispirare il team e muoverlo con il tuo entusiasmo e passione per il progetto;
 Passione: fai vedere e percepire sempre e costantemente agli altri la tua passione per quello che fai;
 Adattarsi: non c’è mai la parola conclusiva per nessuna situazione, c’è sempre la parola giusta per la situazione giusta. Adatta il tuo pensiero e le tue parole alla contingenza della situazione;
 Pensieri: parla più lentamente e prenditi il ​​tuo tempo se necessario. Esprimi pensieri che dovrebbero sempre avere una profondità e determinare conseguenze, non esprimi opinioni.
 Storia: mantienila breve e parla di te. Una storia personale ti rende vivo e attiva le relazioni;
 Corpo: braccia sempre aperte e mai incrociate, mani sempre visibili;
 Empower: non perdere slancio attraverso strati di opinioni e conferme, quando viene presa una decisione, responsabilizza chi è necessario e costringelo a farlo. Organizzare feedback per spingere ulteriormente all’azione;
 Fiducia: usa le parole “Mi fido di te” o “Posso contare su di te” sono potenti motori per agire e fanno desiderare agli altri di mostrarti cosa possono fare al meglio;
 Errori: parole come “Ho sbagliato” di un leader sono potenti per il team e creano relazioni forti e rispetto. Un leader che ammette un errore non è un leader debole, al contrario è un leader così forte e determinato con il progetto che è in grado di allontanare il proprio ego, è competente e non ha nulla da mostrare, è in grado di lavorare al progetto senza pregiudizi e disponibile al cambiamento. Tutti fattori positivi che rafforzano la squadra;
 Parole: approfitta di alcuni suggerimenti costruttivi di base. Ad esempio, “Ecco qualcosa a cui pensare” è meglio di “Ecco cosa voglio”., “Cosa pensi che funzionerà” è meglio di “Non accadrà mai”., “Come posso aiutarti” meglio di ” Fai come dico io.’, ‘Cosa ne pensi’ meglio di ‘Ecco come la vedo io.’, ‘Fai pure’ è meglio di ‘Vedremo e decideremo con gli altri’.
 Trasparenza: questo è un forte motivatore per il team, mostra che il leader è competente, sa cosa sta facendo e non ha nulla da nascondere. Aiuta anche il team a sentirsi in controllo del progetto mantenendolo impegnato nel progetto. Sii sempre diretto nel comunicare la verità usando frasi come “Ecco cosa sta succedendo”. Sii affidabile e chiedi sempre che gli altri facciano lo stesso con te, dicendoti i loro pensieri o qualsiasi altra informazione che hanno sul progetto.
 Esplora: è una parte essenziale di qualsiasi progetto di alto profilo. Tieni sempre l’orecchio per terra per quanto riguarda la squadra e il progetto. Sii aperto a discutere strade alternative, sii aperto a prendere strade alternative.

Empatia e intelligenza emotiva

Mentre la prima connessione tra il leader e la squadra si basa su una componente puramente istintuale, il successivo rafforzamento dei legami dipende da fattori soggettivi, in particolare empatia e intelligenza emotiva. La fase di ‘rinsaldo’ della relazione è molto importante in quanto stabilisce la qualità della relazione tra leader e squadra, l’impegno del gruppo e, in definitiva, le prestazioni su entrambi i lati della relazione.
Il motivo per cui non mi piace la parola “follower”, ma preferisco usare “team” o “partecipanti” è perché in realtà non esiste un seguace con un leader di alto profilo. Il leader trasforma attivamente il team prescelto trasferendogli ispirazione e conoscenza e portandolo a un livello in cui possa operare indipendentemente dal leader. Questa è la leadership più efficace e attira alti livelli di performance. Sfortunatamente, richiede un leader veramente capace, perché solo un leader molto forte con una forte ispirazione e controllo può permettersi di promuovere e insegnare attivamente lo sviluppo dell’indipendenza interiore da parte del team. Il team sentirà la proprietà del progetto e alla fine si contenderà le scelte e le decisioni del leader su come gestire il progetto. Un leader forte sarà sempre riconosciuto come tale, anche da un team ispirato e competente. La separazione tra il leader e il team sarà sempre presente poiché tutti riconoscono una sorta di ispirazione e robustezza superiori nel leader, una profonda comprensione delle cose che solo il leader ha, la capacità del leader nei momenti difficili di controllare e gestire il inaspettato, la certezza che il leader raggiungerà gli obiettivi in ​​ogni caso. Tutti questi elementi mettono il leader in una posizione decisamente superiore e portano rispetto da parte del team, le cui capacità, anche se di alto profilo, riconoscono ancora nel leader l’ispiratore originale del progetto con una capacità superiore di raggiungere l’obiettivo. In conclusione, il leader qui sta trasmettendo ispirazione e conoscenza alla squadra perché la forza, l’ispirazione e il rispetto del leader gli consentono di farlo. Un tale team ha prestazioni elevate perché ogni individuo lavora supportato dalla propria ispirazione e crede nel progetto al punto da renderlo uno sforzo personale. Questa è la squadra che è disponibile a fare gli straordinari quando le circostanze lo richiedono, ma questa è anche la squadra che si solleva apertamente per contendere una mossa del leader, ma ancora una volta questa è la squadra che riconosce costantemente il carisma e l’ispirazione del leader e mentre si contende una mossa per il bene del progetto è anche pronta a tacere e a dare l’ultima parola al leader, convinta positivamente che il leader abbia l’ultima parola perché il leader ha una consocenza più approfondita del progetto.
Crescere una squadra del genere richiede uno sforzo e una gestione notevoli da parte del leader, ma garantisce risultati eccezionali. Queste sono sempre state le squadre più performanti. E non dimenticare che se vuoi capire la qualità di un leader a qualsiasi livello, spesso basta guardare al primo livello delle persone che il leader ha scelto per lavorare con lui o lei e avrai un’idea abbastanza chiara.
L’empatia è la proiezione del sé sugli altri in modo da poter quasi identificarsi con i sentimenti e i pensieri dell’altro in una sorta di comunione emotiva. È una profonda comprensione dell’altro e richiede una certa capacità di compassione e umanità. L’empatia è tipica di un leader di alto profilo. Poiché il leader ha attraversato una serie di esperienze – investigare se stesso, comprendere la vita e l’ispirazione, lottare per un cambiamento, credere in un progetto – il leader di solito ha un’ampia capacità empatica. Un leader privo di questa caratteristica dovrebbe essere guardato con sospetto. L’empatia è usata dal leader come strumento: in primo luogo, per scegliere la squadra e in secondo luogo per capire la squadra (se al leader non viene data la facoltà di scegliere la squadra, allora l’empatia è usata per “cambiare” e migliorare la squadra).

L’empatia definisce il legame della squadra, è introdotta dal leader che dà l’esempio dimostrando la validità di questo atteggiamento e dovrebbe essere utilizzata, almeno in una certa misura, da ogni partecipante della squadra. Ci saranno chiaramente diversi gradi di empatia in ogni membro del team o diversi gradi di coinvolgimento nell’usare l’empatia. Tuttavia, un approccio empatico, in una squadra di alto profilo, dovrebbe essere sempre cercato e promosso.
L’empatia ci porta all’intelligenza emotiva, un approccio più ampio alla comprensione delle cose e all’impostazione delle relazioni. L’intelligenza emotiva, ampiamente definita, è la capacità di usare non solo il ragionamento o di seguire schemi di pensiero conosciuti, ma di coinvolgere anche l’istinto e le emozioni in questo processo, ampliando così la conoscenza e la comprensione delle situazioni e quindi ampliando opportunità e possibilità. C’è una relazione diretta tra intelligenza emotiva e leadership: l’alto leader usa l’intelligenza e usa le emozioni nella stessa misura.
Intelligenza deriva dal verbo latino intelligere che significa ‘leggere dentro le cose’, non solo osservare la vita e i suoi innumerevoli fenomeni, ma anche comprendere la vita in tutti i suoi aspetti. L’intelligenza emotiva è, in un certo senso, un concetto ridondante in quanto l’intelligenza, essendo la lettura e la comprensione della vita, comprende già i vari aspetti della vita: un individuo intelligente non farebbe mai affidamento esclusivamente sulla ragione per comprendere la vita, ma coinvolgerebbe ovviamente le emozioni e molto altro ancora . “L’ultimo passo della ragione è il riconoscimento che ci sono un numero infinito di cose che sono al di là di essa”, ha affermato il filosofo francese Blaise Pascal. Quindi, quando parliamo di intelligenza emotiva, in pratica stiamo dicendo che nella nostra comprensione della vita includiamo le emozioni.
L’intelligenza emotiva è stata definita, dai ricercatori Peter Salovey e John Mayer, come “la capacità di monitorare le proprie emozioni e quelle degli altri, di discriminare tra le diverse emozioni ed etichettarle in modo appropriato e di utilizzare le informazioni emotive per guidare il pensiero e il comportamento”. Questa definizione è stata poi ulteriormente suddivisa nel percepire, usare, comprendere e gestire le emozioni. Tendo a dare molta importanza all’intelligenza emotiva, purché sia ​​considerata parte del comportamento empatico di base di un individuo intelligente. Le emozioni dovrebbero essere accettate come un requisito standard nella leadership.
Le emozioni non dovrebbero mai essere lasciate fuori da un’organizzazione e da un progetto. La competenza tecnica dovrebbe sempre essere bilanciata con la competenza interpersonale e le emozioni. Inoltre, è solo una forte relazione emotiva che può sviluppare una maggiore leadership ed efficacia del team e che può resistere saldamente e soprattutto riprendersi da momenti difficili o fallimenti che possono essere incontrati durante le varie fasi di un progetto.

Leadership e comunicazione

La comunicazione è fondamentale per un leader. I buoni leader sono sempre stati ottimi comunicatori. Abbiamo toccato gli elementi essenziali della comunicazione: sappiamo che il tuo stile di leadership personale, e di conseguenza il tuo stile di comunicazione personale, sono gli unici modelli possibili di leadership e comunicazione, non perché la leadership sia divina e irripetibile, ma perché la leadership è unicamente individuale e nonostante i numerosi tentativi moderni di venderti stili e metodi, rimane unicamente individuale. Esattamente come una bella storia d’amore non può essere ripetuta, una magnifica storia di leadership non può essere ripetuta. Tuttavia, ciò che rende leader può essere appreso in modo che produca innumerevoli storie di leadership uniche.
Tuttavia, una volta compreso l’approccio del leader alla comunicazione in cui il egli deve fondamentalmente ispirare gli interlocutori al fine di creare quella profonda fiducia e relazione che porterà le persone ad essere completamente coinvolte dalla visione del leader, ora possiamo osservare cos’è la comunicazione di leadership in un’organizzazione nell’attività quotidiana di corsa. Essendo la comunicazione un aspetto così importante della leadership, è utile dedicare del tempo a questo livello di dettaglio. La comunicazione è così importante per un’organizzazione che meriterebbe dedicare un intero libro solo a questo tema, ma cercheremo di condensare qui alcuni principi essenziali.
Un alto livello di comunicazione in un’organizzazione è un vantaggio, sia per i processi interni che per le relazioni esterne. Qualunque sia il messaggio, esso passerà chiaro e forte, qualunque sia il brand, la sua identità e il suo ruolo sono ben definiti. Un elevato livello di comunicazione è un vantaggio anche perché assicura che la visione del leader sia chiaramente compresa, discussa e condivisa, rafforza i legami tra leader e team, accelera le attività ordinarie del team e i processi di problem solving e facilita l’adattamento dell’organizzazione ad ambienti e situazioni in costante mutamento lungo il percorso per raggiungerel’obiettivo.

Mentre la comunicazione era inizialmente considerata da molti una soft skill, oggi le abilità comunicative stanno diventando un criterio importante per valutare un leader, a partire dal processo di assunzione. Un leader con un alto profilo di capacità comunicative è in grado di motivare, ispirare e generare fiducia all’interno del gruppo. Questi tre elementi vitali per un’organizzazione richiedono al leader sia determinate azioni che capacità di adattamento.
Lo sforzo di adattamento del leader richiede di tenere costantemente conto delle emozioni, dell’acume e del livello di conoscenza di chi ascolta per allineare il livello di comunicazione al ricevente. Ulteriori sforzi richiedono che il leader tenga costantemente aperte tutte le porte, indipendentemente dal livello di comunicazione o meno del destinatario. Il leader deve imparare ad ascoltare. Ascoltare non significa semplicemente dedicare tempo o parole all’altro, va invece considerato una tecnica. Ascoltare significa far capire all’altro che stai seguendo a fondo il suo approccio e che non hai preclusioni o pregiudizi. Ascoltare significa anche avere tempo per prendere appunti mentali (o fisici) sui punti rilevanti sollevati dall’altro, capire come l’altro ha strutturato il suo approccio alla situazione e dedicare la tua risposta non ai dettagli ma direttamente alla struttura del ragionamento dell’altro. Il processo di ascolto consente al leader di osservare atteggiamenti e comportamenti, ideali, incluse le possibili ansie di ogni membro del team, allineando di conseguenza il messaggio del leader. Lo sforzo di adattamento da parte del leader contribuisce in modo rilevante a creare fiducia tra leader e team.
L’azione del leader si basa sulle informazioni che il leader ha acquisito durante il processo di ascolto e durante il processo di connessione del team a se stesso e alla propria visione. Osservando la reazione del team a questo processo “stimolante”, il leader può ottenere informazioni rilevanti sul team, sul suo approccio e sulle sue competenze.
L’azione del leader consiste nello stabilire e coltivare principi appropriati, disciplinare e sviluppare un senso di appartenenza all’organizzazione e responsabilità verso il progetto. Gli strumenti del leader qui sono la fiducia e la comunicazione appropriata. Un leader non dovrebbe mai mirare a comunicare principi, responsabilità o appartenenze come concetti. In realtà, non dovrebbero nemmeno essere menzionati. Sono la naturale conseguenza di una squadra che corre serrata verso un obiettivo comune. Il leader punta al risultato finale, alla visione e all’azione necessaria per raggiungere quell’obiettivo e allo sforzo comune per raggiungerlo.
L’azione del leader richiede il controllo che il processo di comunicazione sia continuo, assicuri la corretta atmosfera per promuovere e facilitare la comprensione e alterna costantemente un approccio sia formale che informale: mentre l’approccio formale è un processo lento che riguarda momenti pianificati di condivisione delle informazioni, l’approccio informale è un approccio rapido e diretto che spesso porta in superficie problemi difficili da comunicare in situazioni formali. Il leader dovrebbe sempre incoraggiare e accettare la comunicazione informale e, se possibile, utilizzare le proprie capacità comunicative per trasmettere i problemi a un livello superiore nella comunicazione formale.
La distinzione tra comunicazione formale e informale, sebbene ancora valida, va progressivamente scomparendo a favore di un approccio comunicativo unico, essenzialmente diretto, che non considera utili livelli di separazione. Questa graduale eliminazione è accelerata dalle nuove tecnologie di comunicazione. Le istituzioni o i Governi sono più lenti delle organizzazioni a seguire questo cambiamento anche se si affidano più spesso alle nuove tecnologie e ai siti social, adottando di conseguenza il loro linguaggio peculiare. Il linguaggio della tecnologia della comunicazione e del software tende ad uniformare tutti a questo stile di comunicazione semplificato e diretto, eliminando la distinzione formale/informale.

Comunicazione virtuale dei team
I team virtuali stanno crescendo rapidamente e si stanno diffondendo nelle organizzazioni. La leadership dei team virtuali dovrebbe essere considerata in modo separato dalla comunicazione tradizionale. I team o le organizzazioni virtuali devono affrontare sfide particolari, le più rilevanti sono le sfide geografiche, temporali, culturali e organizzative. È chiaro che il leader non può guidare la propria squadra allo stesso modo di un gruppo tradizionale.
Un team virtuale ha il vantaggio che i membri possono riunirsi in qualsiasi parte del mondo. A volte le competenze di alto profilo hanno un potere negoziale maggiore con l’organizzazione e sono meno disponibili a trasferirsi. Questo infatti porta un vantaggio all’organizzazione che, attraverso un team virtuale, è in grado di assumere la migliore competenza al mondo e nominare un team di alto profilo, d’altronde lo svantaggio per l’organizzazione è che il team finisce per disperdersi intorno al mondo. Questo svantaggio può essere trasformato in un’opportunità per l’organizzazione. La sfida geografica porta una sfida temporale che limita le opportunità di interazione del team al fuso orario di ogni individuo. Queste due sfide portano con sé la questione della disponibilità del leader: tradizionalmente il leader dovrebbe essere disponibile per la squadra e in contatto regolare. Non vedo alcun problema in queste sfide poiché possono essere compensate con una forte e accresciuta focalizzazione sull’obiettivo e sul carisma esercitato dal leader. Per quanto riguarda la diversità culturale, questo è un problema che, ad esempio, le principali organizzazioni dei paesi più avanzati hanno già affrontato in modo efficace e che può essere ulteriormente affrontato da un leader che sostiene un’organizzazione o un progetto forte. Questo sviluppa un senso di appartenenza e riconoscimento in tutti i membri del team, risolvendo potenzialmente il divario culturale generato da un team virtuale. Il divario può essere colmato anche da una politica aziendale che spinge per un team multiculturale allargato che appiana definitivamente la diversità culturale. Infine, le sfide organizzative dovrebbero essere affrontate dal leader usando il suo carisma e la sua visione: il leader dovrebbe proiettare tutti i membri del team verso il futuro e gli obiettivi. Questo approccio sposta l’attenzione di tutti nella direzione appropriata, compensando le sfide organizzative. In conclusione, il rafforzamento delle relazioni attraverso un maggiore senso di focalizzazione, una maggiore identità progettuale, un maggiore senso di appartenenza e inclusione culturale, determinano di fatto un vantaggio per il progetto e per l’organizzazione.

La comunicazione è sempre correlata alla leadership e un leader dovrebbe sempre avere un approccio aperto e fluido. La comunicazione dovrebbe sempre adattarsi al livello intellettuale del team, ma dovrebbe considerare che questo livello è in continua evoluzione: maturità del team, capacità di gestire situazioni complesse, comprensione dell’obiettivo e difficoltà relative all’ottenimento dell’obiettivo, capacità di rispondere alle influenze emotive, dedizione, reazione a nuove variabili nell’equilibrio della squadra, e così via – la comunicazione dovrebbe adattarsi costantemente.
Tenendo conto di tutto quanto scritto sopra, è chiaro che una delle abilità principali del leader è l’improvvisazione: essa consente al leader di gestire tutte le possibili variabili, attese e inaspettate, che si verificano durante il viaggio. L’improvvisazione è un mondo a sé che richiede un’elevata competenza e conoscenza delle capacità comunicative da parte del leader, unita alla fiducia in se stessi. Un leader che utilizza opportunamente l’improvvisazione è in grado di comunicare con un’autenticità che nessun’altra tecnica di comunicazione può raggiungere, coinvolgendo profondamente tutto il team.
La fiducia del leader dovrebbe essere considerata una delle principali forze trainanti nella comunicazione. Il ricevente lo percepisce immediatamente e vengono poste le basi per un processo di comunicazione aperto e corretto.

DMA Communication lancia un nuovo evento di comunicazione aziendale e team building per le aziende.

DMA Communication lancia un progetto esclusivo in collaborazione con un romanziere di fama internazionale.

Questo corso è un’occasione eccezionale per incontrare di persona un romanziere di alto profilo e affrontare con lui in uno spirito costruttivo e incoraggiante le tecniche di comunicazione.

Il corso è pratico e insegna a utilizzare un metodo di pensiero organizzato, sviluppare strategie di comunicazione, comunicare in modo efficace. Queste sono competenze indispensabili che ogni azienda deve affrontare ogni giorno. Le competenze possono essere drasticamente migliorate a vantaggio dell’azienda e per la crescita personale del management, della forza vendita e di tutti i dipendenti.

La comunicazione aziendale è il processo di condivisione delle informazioni tra le persone all’interno e all’esterno di un’azienda. Una comunicazione aziendale efficace assicura una corretta interazione fra dipendenti e management per raggiungere gli obiettivi dell’azienda. Il suo scopo è migliorare l’efficienza delle attività in azienda e all’esterno dell’azienda e ridurre gli errori. Una comunicazione efficace influisce sui processi, sull’efficienza e su ogni livello di un’azienda. Le organizzazioni con dipendenti capaci di gestire la comunicazione hanno un picco di produttività fino al 25% superiore.

Ciò che fa la differenza e ciò che rende unico questo evento è che il relatore è un indiscusso romanziere di fama internazionale. Questo evento è una partnership esclusiva sviluppata da DMA Communication.